sabato 22 settembre 2012

VIDEO MISSIONE SISMA EMILIA -CAMPO 5

Missione della Protezione Civile in aiuto ai terremotati dell'emilia. Gradara-Protezione Civile-Terremoto Emila 2012.avi http://www.youtube.com/watch?v=lwI9GXn5KMg Missione della Protezione Civile di Gradara a Finale Emilia- Campo 5 Regione Marche. Terremoto Emilia 2012. (Riprese: Luca Tamburini, Montaggio di : Antonio Pellegrino) VEDI IL VIDEO

venerdì 1 giugno 2012

DAL 6 GIUGNO IN MISSIONE A FINALE EMILIA

SISMA EMILIA ROMAGNA IL PRIMO CONTINGENTE DI VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE DI GRADARA SI UNIRA' ALLA COLONNA MOBILE REGIONALE IL 06 GIUGNO. I compiti svolti dai volontari sono quelli della gestione del campo della regione marche montato a MASSA FINALESE Frazione di FINALE EMILIA.

martedì 29 maggio 2012

AVVISO AI VOLONTARI G.V.P.C.GRADARA

AL MOMENTO SUL TERRITORIO COMUNALE DI GRADARA NON SI REGISTRANO CRITICITA'. Si raccomanda di seguire aggiornamenti e avvisi emessi dalla Protezione Civile regionale e Nazionale. Avviso ai volontari iscritti al gruppo Prot. Civ. Gradara: PRE-ALLERTA PER POSSIBILE INTERVENTO DEI VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE GRADARESE NELLE ZONE TERREMOTATE. I VOLONTARI CHE A PARTIRE DAL 01 GIUGNO FOSSERO DISPONIBILI CONTATTINO IN COORDINATORE PER LA FORMAZIONE DELLA LISTA DI DISPONIBILITA'.

SISMA EMILIA ROMAGNA

SISMA EMILIA ROMAGNA La terra trema alle 9 del mattino, l’epicentro del sisma è vicino a Mirandola con magnitudo 5,8 della scala Richter con profondità 10.2km ma il moto tellurico è uno di tanti che seguiteranno nella mattinata. Quindici le vittime accertate: tre a San Felice sul Panaro per il crollo dell’azienda Meta, due a Mirandola, una a Concordia, una a Finale Emilia. È deceduto pure il parroco di Rovereto di Novi. È morta una donna a Cavezzo sotto le macerie del Mobilificio Malavasi. È morto il parroco di Carpi sotto i detriti del duomo. Nel terremoto del 20 maggio erano già morte sette persone cui vanno sommate quelle del terremoto di oggi. Danni in tutta l’Emilia-Romagna: crolla il duomo a Mirandola, a Finale Emilia il castello. Crolli e cedimenti alla torre di San Felice sul Panaro e in tutti i paesi già colpiti dalla scossa del 20 maggio. A Ostiglia cade una scuola appena evacuata, a Cavezzo gravi danni e moltissimi crolli. A Cento si registrano alcuni crolli nelle abitazioni private. A Poggio Renatico è crollata la chiesa come quella di San Possidonio. A Medolla crolla un capannone e ci sarebbero delle persone coinvolte. Il sistema produttivo è in ginocchio è quanto ha riferito l’assessore alla cultura di Medolla Rachele Paltrinieri a TgCom24. La scossa di terremoto è stata avvertita distintamente a Milano, specie nei piani alti delle abitazioni. Lievi scosse senza conseguenze a Bergamo. Panico a Firenze dove in molte scuole fiorentine sono state interrotte le lezioni e sono stati predisposti i piani di evacuazione. La gente è scesa in strada dalle proprie abitazioni e dagli uffici, in via precauzionale. A Bologna il sisma è stato di tale intensità che la gente per lo spavento si è riversata in strada. Il moto tellurico è stato sentito in tutte le regioni settentrionali in particolare nel Veneto tra Padova e Treviso fino in Austria. A Rovigo un operaio è stato colpito da un pezzo di cornicione. In Friuli Venezia Giulia la scossa è stata sentita maggiormente a Pordenone, paura a Udine dove si attende il presidente Napolitano. Il movimento sismico è stata avvertito anche ad Aosta, dove alcuni piani del palazzo regionale sono stati evacuati a scopo precauzionale. Trema anche Torino in modo lieve. Bloccati i treni con gravi ritardi per tutti i passeggeri che si sono messi in viaggio a causa del sciame sismico che sta colpendo l’Emilia-Romagna (37 scosse registrate fino alle 11:24:33). Scosse anche nelle Marche da Pesaro ad Ancona ma non si registrano danni a cose e persone. A Venezia il sisma ha fatto cadere una statua che ha sfiorato una donna ai Giardini Papadopoli. Una seconda scossa di terremoto è stata avvertita alle 09:07 con magnitudo 4.0. I numeri d’emergenza per le zone colpite dal sisma: Ferrara: 0532771546 – Modena: 059200200 – Mirandola: 0535611039 – San Felice sul Panaro: 800210644 – Cento 3332602730

domenica 20 maggio 2012

SISMA MAGNITUDO 5.9 EMILIA ROMAGNA

SISMA MAGNITUDO 5.9 EMILIA ROMAGNA E' di tre morti il bilancio - ancora provvisorio - della forte scossa di terremoto avvertita all'alba in tutto il Nord Italia. Le vittime in Emilia-Romagna, dove si è registrato l'epicentro del sisma di magnitudo 5.9, tutte in provincia di Ferrara: due a Sant'Agostino, nel crollo di una fabbrica di ceramica, e una a Ponte Rodoni di Bondeno, dove è caduto il capannone di un'azienda a ciclo continuo di polistirolo espanso. Ingenti danni anche in provincia di Modena, dove sono segnalati diversi crolli. La scossa e' stata registrata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 4.04, seguita da due repliche di intensita' minore: una di 3.3 alle 5.35 e un'altra di 2.9 alle 5.44. L'epicentro nella pianura padana emiliana, a una decina di chilometri di profondita' dal suolo, sempre nella stessa zona, in provincia di Modena, dove secondo le forze dell'ordine si registrano una cinquantina di feriti non gravi. I danni principali a San Felice, dove e' crollata la chiesa e vengono segnalate gravi lesioni a molti edifici storici tra cui il municipio, e a Finale Emilia, dove per precauzione e' stato evacuato l'ospedale. Evacuati a scopo precauzionale i pazienti piu' gravi e i neonati anche dall'ospedale di Mirandola. Ingenti danni anche nel Ferrarese, dove sono stati segnalati alle forze dell'ordine e alla Protezione civile numerosi crolli di edifici storici e case coloniche.

sabato 4 febbraio 2012

NORME DI COMPORTAMENTO PER EMERGENZA NEVE:

è necessario che la popolazione metta in atto tutti quegli accorgimenti, attenzioni e misure comportamentali per cercare di minimizzare i rischi derivanti dalla presenza di neve e ghiaccio sulle strade e sui marciapiedi pubblici e privati. E' opportuno che proprietari di fondi o edifici che hanno l'immobile confinante con una via pubblica rimuovano prontamente la neve e il ghiaccio che si formano lungo i marciapiedi e le strade private;

per gli spostamenti, inoltre si raccomanda di preferire i mezzi pubblici e di utilizzare i mezzi privati solo in caso di improrogabile necessità ed equipaggiati idoneamente con catene o pneumatici da neve.

Il Comune ha attivato il “Piano per interventi in caso di emergenza neve”, che prevede l'intervento congiunto del Centro Operativo Comunale, delle ditte convenzionate, e dei volontari di Protezione Civile, con l'utilizzo di mezzi spalaneve e spandisale per garantire la circolazione veicolare e pedonale secondo la mappatura strategica e la programmazione pianificata, con priorità alla viabilità primaria e ai punti sensibili quali , scuole e strutture pubbliche, zone collinari e sottopassi.

giovedì 2 febbraio 2012

Emergenza neve

PRECAUZIONI IN CASO DI NEVE:
è necessario che la popolazione metta in atto tutti quegli accorgimenti, attenzioni e misure comportamentali per cercare di minimizzare i rischi derivanti dalla presenza di neve e ghiaccio sulle strade e sui marciapiedi pubblici e privati. E' opportuno che proprietari di fondi o edifici che hanno l'immobile confinante con una via pubblica rimuovano prontamente la neve e il ghiaccio che si formano lungo i marciapiedi e le strade private;

per gli spostamenti, inoltre si raccomanda di preferire i mezzi pubblici e di utilizzare i mezzi privati solo in caso di improrogabile necessità ed equipaggiati idoneamente con catene o pneumatici da neve.
Se le precipitazioni nevose dovessero verificarsi, il Comune è pronto per attivare il “Piano per interventi in caso di emergenza neve”, che prevede l'intervento congiunto del Centro Operativo Comunale, delle ditte convenzionate, e dei volontari di Protezione Civile, con l'utilizzo di mezzi spalaneve e spandisale per garantire la circolazione veicolare e pedonale secondo la mappatura strategica e la programmazione pianificata, con priorità alla viabilità primaria e ai punti sensibili quali , scuole e strutture pubbliche, zone collinari e sottopassi.

venerdì 27 gennaio 2012

Sequenze sismiche nel Nord Italia: Comitato operativo
27 gennaio 2012

In collegamento le strutture regionali di protezione civile Emilia-Romagna, Toscana, Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia


Si è concluso poco dopo le 20.30 il Comitato operativo indetto a Roma, nella sede di Via Vitorchiano del Dipartimento della Protezione Civile, per fare un punto sull’attività sismica che in questi giorni sta interessando diverse regioni del Nord Italia e parte del Centro. Presenti al tavolo di coordinamento presieduto dal Capo Dipartimento Franco Gabrielli, rappresentanti di Componenti e Strutture operative in grado di fornire dati, notizie o richieste provenienti dalle zone interessate dagli eventi. In collegamento con il Comitato Operativo anche le strutture regionali di protezione civile di Emilia-Romagna, Toscana, Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia.

Eventi sismici. Dal 25 gennaio la Rete Sismica nazionale ha registrato numerose scosse nell’area del veronese e in quella del reggiano e del parmense. La più forte, si è verificata alle 15.53 di oggi, 27 gennaio, in Provincia di Parma. Una scossa di magnitudo 5.4, localizzata a oltre 60 km di profondità e per questo, risentita in una vasta zona del Nord Italia e in larga parte del Centro.
Gli eventi sismici registrati negli ultimi giorni in Veneto e in Emilia Romagna si devono considerare fenomeni distinti, che non hanno diretta correlazione tra loro. Si tratta infatti di fenomeni collegati a distretti sismici diversi e a differenti strutture sismo genetiche (faglie): questo significa che i terremoti hanno avuto origine da fratture diverse della crosta terrestre, anche se non si possono escludere correlazioni tra le faglie. Ricordiamo comunque che i terremoti non si manifestano quasi mai come scossa isolata, ma come una sequenza di scosse di diversa magnitudo.

Azioni di prevenzione. Lo studio delle sequenze sismiche, come quelle in atto nel Nord Italia non consente, tuttavia, di fare ipotesi sulla loro evoluzione e sulla possibilità che si verifichi o meno una scossa più forte. Per questo, il Capo Dipartimento ha ricordato alle componenti e alle strutture operative sedute al tavolo del Comitato Operativo l’importanza di diffondere una cultura di protezione civile che renda i cittadini consapevoli dei rischi che insistono sul nostro territorio, evitando di creare generiche e pericolose forme di rassicurazione. La mappa di pericolosità sismica è tuttora lo strumento più efficace che la comunità scientifica mette a disposizione per le politiche di prevenzione. La prevenzione, che si realizza principalmente attraverso la riduzione della vulnerabilità sismica delle costruzioni, ovvero il rafforzamento delle costruzioni meno resistenti al sisma, resta inoltre la migliore difesa dai terremoti e l'unico modo per ridurne le conseguenze. Alle strutture regionali di protezione civile presenti il Capo Dipartimento ha voluto ricordare la necessità che i Comuni predispongano e aggiornino i propri piani di protezione civile, ulteriore utile strumento di prevenzione. E' stato inoltre sottolineata l'importanza di ricordare ai cittadini le norme di comportamento da adottare in caso di terremoto.

Criticità. Nelle regioni interessate dagli eventi sismici non sono state rilevate situazioni di particolare criticità a persone o edifici, sia pubblici sia privati. A subire qualche danno sono stati solo alcuni beni di interesse artistico-culturale: in particolare, la reggia di Colorno in provincia di Parma e una chiesa a Massa Carrara.
Non si sono registrate particolari disagi né all'erogazione dei servizi essenziali, né al settore della viabilità e dei trasporti. La brevi interruzioni di oggi di alcuni tratti stradali e ferroviari per consentire la verifica delle infrastrutture sono infatti già state sospese.
Alcune regioni hanno disposto per questi giorni e per i prossimi la chiusura di scuole, edifici pubblici, di culto e monumentali con l’obiettivo di verificare lo stato degli edifici a seguito delle scosse.
Le strutture regionali di protezione civile presenti al Comitato Operativo sono state inoltre invitate a verificare, d’intesa con i sindaci dei comuni coinvolti, se sono necessarie forme di assistenza alla popolazione, qualora queste non si sentissero al sicuro nelle proprie abitazioni.

mercoledì 11 gennaio 2012

NOTIZIE:Germania, paura vicino a Bonn per il risveglio dell'enorme vulcano di Laacher See

Sale la preoccupazione in mezza Europa per il possibile risveglio dell'enorme vulcano di Laacher See, nei pressi di Bonn, in Germania. A lanciare l'allarme sono stati gli esperti dopo una serie di segnali, tra cui uno sciame sismico che si è abbattuto sulla zona negli ultimi mesi, che potrebbe preannunciare un'eruzione. Se così fosse, anche il Nord dell'Italia potrebbe essere interessato da una possibile dalle ceneri.

Nascosto sotto il tranquillo lago di Laacher See, il vulcano erutta ogni 10/12mila anni e, calcolando che l'ultima colata risale a 12.900 anni fa, l'ipotesi di eruzione non è da trascurare. Le conseguenze potrebbero essere serie a causa della nube di cenere che potrebbe creare problemi anche a diverse centinaia di chilometri di distanza. Gli effetti potrebbero farsi sentire anche all'estero, a Parigi, Londra e sull'Italia settentrionale.

Secondo gli studiosi il vulcano potrebbe espellere miliari di tonnellate di magma, con una potenza simile a quella del vulcano Pinabuto, nelle Filippine, che nel 1991 segnò la più potente eruzione del ventesimo secolo.

La situazione viene comunque monitorata costantemente ed in caso di rischio di eruzione, le autorità locali tedesche avrebbero il tempo di ordinare l'evacuazione dei cittadini residenti nelle città limitrofe al vulcano.


sabato 24 dicembre 2011



BUON NATALE E FELICE 2012

Il Consiglio Direttivo G.P.C.

sabato 5 novembre 2011

Allerta meteo nord ccidentali-Italia

Maltempo sulle Regioni nord occidentali

Una forte perturbazione sta colpendo l’Italia nord occidentale, come previsto dall’avviso di avverse condizioni meteo emesso il 3 novembre e confermato da un ulteriore avviso del 4 novembre. La Liguria già interessata dalla ondata di maltempo nei giorni scorsi è stata colpita da un violento nubifragio, in particolare nella città di Genova dove il rischio rimarrà elevato anche nelle prossime ore. I Sistemi regionali e locali di protezione civile sono impegnati negli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione e nelle attività di presidio del territorio.

Il Dipartimento della Protezione Civile segue con particolare attenzione l’evolversi della situazione, secondo le procedure previste dal Sistema di Allertamento nazionale.

Si invita la popolazione a prestare la massima attenzione per evitare di esporsi a rischi.


giovedì 22 settembre 2011

ll vecchio satellite UARS (Upper Atmosphere Research Satellite), destinato al rientro nell'atmosfera terrestre venerdì prossimo 23 settembre, potrebbe lasciare qualche frammento cadere sul territorio italiano. È uno degli scenari, secondo da quanto apprende l'ANSA da fonti qualificate, che in queste ore si stanno delineando nelle simulazioni effettuate dalle agenzie spaziali. Per analizzare questi scenari e mettere a punto gli eventuali interventi che potrebbero coinvolgere il sistema di Protezione Civile, il capo del Dipartimento, Franco Gabrielli, ha convocato una riunione del comitato operativo d'intesa con l'Asi, l'Agenzia spaziale italiana. Al momento, spiegano le fonti, non ci sono dati certi ma le simulazioni effettuate dalla NASA darebbero come possibile e probabile che, al momento del rientro del satellite - che entrando nell'atmosfera verrà distrutto dalle alte temperature prodotte dall'attrito - potrebbe vedere "sopravvivere" 26 pezzi di dimensioni maggiori per un peso complessivo di 532 chilogrammi. Frammenti che potrebbero sopravvivere al calore, raggiungere il suolo e cadere in una fascia di 800 chilometri. Tra le traiettorie possibili di caduta, secondo quanto prevedono al momento le simulazioni, viene indicata anche l'Italia. Ma viene ribadito si tratta di simulazioni al computer che dovranno essere confermate, o smentite, dall'analisi dei dati che arriveranno nelle prossime ore. Secondo le stime degli esperti, il rischio che un umano possa essere colpito è basso : una probabilità su 3200.

Maggiori informazioni al link sottostante.

http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/1022166/satellite-nasa-verso-la-terra-forse-frammenti-pioveranno-anche-sulle-regioni-del-nord-italia.shtml

Il Vice-coordinatore:Dr.Luca Tamburini

lunedì 23 maggio 2011

A Gradara “Fiamme al Castello”,

esercitazione di protezione civile a

salvaguardia dei beni culturali

Difendere e mettere in sicurezza i beni culturali in caso di emergenze, attualmente, rappresenta una specializzazione della nostra Protezione civile in quanto è un settore d’intervento innovativo, tanto importante quanto complesso e delicato.


Per questo il Dipartimento regionale della protezione civile della Regione Marche ha programmato per il prossimo 21 maggio, presso la Rocca Demaniale di Gradara, "Fiamme al Castello", attività formativa-addestrativa delle componenti del sistema di protezione civile per la salvaguardia dei beni culturali in particolari situazioni di emergenza.

L'esercitazione è articolata in due sessioni: la prima ha inizio alle 9.00 con un corso rivolto ai volontari del gruppo comunale di Gradara e Pesaro incentrato sulle messa in sicurezza del patrimonio culturale, la seconda, invece, inizia alle 14.30 e prevede la simulazione di un incendio al primo piano della Rocca, con conseguente messa in salvo di alcuni beni culturali custoditi all'interno.

L'operazione verrà effettuata dai Vigili del Fuoco di Pesaro attraverso l'intervento del proprio nucleo speleo-alpino-fluviale (Saf), che caleranno i preziosi oggetti da una finestra antistante il piazzale d'ingresso alla Rocca. Interverranno anche le forze di Polizia per la tutela dell'ordine pubblico e i volontari di Legambiente, che utilizzeranno tecniche di messa in sicurezza, catalogazione e ricovero dei beni culturali. Alla manifestazione collaboreranno oltre alla Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico delle Marche di Urbino, anche il Corpo Forestale dello Stato, la Croce Rossa, il Comune di Gradara e i volontari di protezione civile.

PROGRAMMA DELLE ATTIVITA':

Ore 9:00 apertura del corso rivolto ai volontari di protezione civile dei Gruppi Comunali di Gradara e Pesaro.
ore 09.15 saluto del Sindaco
ore 09.30: il sistema di protezione civile nella Regione Marche
ore 09.45 il sistema di Protezione Civile in Italia per la salvaguardia dei Beni
Culturali.

ore 10.15: attività principali dei Vigili del Fuoco
ore 10.45: break
ore 11.00: il Corpo Forestale dello Stato, principali competenze ed
integrazione con il sistema di protezione civile.
ore 11.30 Legambiente: il recupero dei Beni Culturali in caso di emergenze,
tecniche di messa in sicurezza catalogazione e ricovero.
ore 12.30 interventi conclusivi.
Ore 13.00 Pranzo
Ore 14.30 Inizio esercitazione

Ore 14.30: attivazione segnale di allarme antincendio.
Simulazione di incendio al primo piano della Rocca. Messa in salvo
di alcuni Beni Culturali presenti all'interno con intervento delle
squadre S.A.F. dei VV.FF.
ore 15.00 messa in sicurezza dei beni da parte del personale della
Soprintendenza con l'ausilio dei volontari specializzati.
Intervento delle forze dell'ordine per la tutela dell'ordine e della
sicurezza pubblica.

ore 15.30 Trasporto in luogo sicuro, con la scorta delle forze di polizia.
ore 16.30 Interventi conclusivi di verifica
Ore 17.00 Termine della manifestazione



venerdì 18 febbraio 2011

Progetto informativo scolastico

"CITTADINO PRIMO SOCCORRITORE DI SE STESSO"


Rispettando il programma presentato alla costituzione. il Gruppo Comunale di Volontariato della Protezione Civile di Gradara ha sviluppato un punto importantissimo che aveva come obbiettivo la conoscenza dei rischi sismico-idrogeologico e antropico locale e la formazione di una coscienza all’auto protezione dei bambini. E’ una informativa che è stata pensata di dare alla fascia di età compresa nelle 4^ e 5^ elementare e nella seconda media per insegnare loro ad essere “il primo soccorritore di se stesso” ed a contribuire alla loro crescita culturale come futuri cittadini. Ma essere in grado di aiutare anche i compagni avendo un giusto comportamento nei momenti in cui si verificano eventi disastrosi come i terremoti, le inondazioni, gli incendi o le frane. Inoltre l’informativa è finalizzata anche alla prevenzione e alla conoscenza dei rischi derivanti dalle calamità naturali .

L’attività didattica, iniziata l’8 febbraio presso le scuole di Gradara, ha riscontrato un notevole successo di interesse negli alunni che hanno prestato molta attenzione su tutto ciò che è stato loro spiegato anche attraverso la proiezione di fotografie e filmati e l’interesse è aumentato soprattutto quando i bambini sono stati invitati a partecipare a delle piccole simulazioni in aula.

L’attività didattica è volta a spiegare ai ragazzi i rischi che possono derivare dal clima (incendi, temporali, ecc.) dal rischio idrogeologico, dalle attività antropiche e da quelle connesse all’ambiente domestico. Pertanto, dopo attento esame delle problematiche che si incontrano con i bambini di età scolare, elementari e medie, è stato elaborato un progetto articolato in tre fasi:

  1. informativa all’interno della scuola con la presenza del personale insegnante;

  2. piccole simulazioni in aula atte ad allenare i ragazzi alla prevenzione ed alla propria sicurezza ed a quella dei compagni;

  3. realizzazione di lavori al termine dei cicli informativi come disegni, temi, cartelloni, ecc.

Inoltre, se i permessi e le autorizzazioni lo permetteranno, compreso il consenso dei Direttori Didattici, al termine dei cicli di presentazione potrebbero essere effettuate delle visite all’Osservatorio Sismico di Pesaro.

Il protagonista assoluto del progetto è “Civilino”.

Civilino”, adottato come mascotte del progetto, è un cartone animato che vuole rappresentare un volontario della Protezione Civile, è sapiente e che conosce tutto sulle calamità naturali, è in grado di spiegare come queste si formano e sa consigliare i bambini su quale comportamento tenere nel caso in cui avvengono i sinistri naturali.

Premesso che i volontari che hanno effettuato i cicli di informazione non sono insegnanti ma portatori di informazioni atte a tutelare la salvaguardia dei cittadini e premesso che i bambini, nella loro grande ingenuità e nella voglia di sapere e conoscere tutto perciò propensi a fare sempre moltissime domande, ciò che ha piacevolmente “meravigliato” è stato osservare quel loro sentirsi importanti nel momento in cui gli è stata data la possibilità di effettuare delle simulazioni ma anche di essere in grado di insegnare qualcosa (finalmente) anche ai loro genitori.

Non è possibile immaginare quanto rimarrà impresso nella loro mente ma di certo ricorderanno “Civilino” cantante e ballerino che, a conclusione delle lezioni, canta e balla una filastrocca musicata e sottotitolata. I bambini hanno seguito con molta partecipazione anzi, hanno agito come se stessero facendo il karaoke di una canzone a loro nota.

Infine, al termine di ogni lezioni sono state formulate delle domande ai bambini per capire quale grado di apprendimento hanno avuto. Tutti hanno dimostrato di aver avuto la massima attenzione tanto che è stato chiesto loro di svolgere un elaborato su quanto avevano ascoltato, sia in chiave di disegni o cartellone che in chiave di pensierini o di fare dei piccoli temi.

Ciò che verrà presentato dai bambini, al termine del ciclo di lezioni gli insegnanti ed i volontari esamineranno il tutto e verrà stabilito di assegnare un premio al miglior elaborato.

Tutto ciò è quanto si è prefissato il Gruppo Comunale di Volontariato di Protezione Civile di Gradara per arrivare a costituire la formazione di una coscienza all’auto protezione che deve iniziare fin dai banchi di scuola.


domenica 26 dicembre 2010

BUON NATALE A TUTTI GLI ISCRITTI E AI SIMPATIZZANTI


ALLERTA NEVE:

NORME DI COMPORTAMENTO:

Mantenersi costantemente aggiornati informandosi sulle allerte di Protezione Civile comunicate anche tramite media; privilegiare il trasporto pubblico.
Per quanto possibile limitare gli spostamenti ed utilizzare le necessarie misure di salvaguardia quali, catene, torcia, coperte, e acqua all'interno del veicolo.
Evitare di sostare su ponti, dighe e moli; non intralciare il lavoro degli enti e delle autorità.

Si assicura che questa struttura di Protezione Civile, in stretto raccordo con il Coordinamento Provinciale del Volontariato e l'Agenzia Regionale di Protezione Civile, seguirà l'evoluzione del fenomeno e comunicherà tempestivamente ogni eventuale sviluppo


giovedì 12 agosto 2010

Sabato 11 settembre 2010 ore 9.00
GRANDE INAUGURAZIONE DELLA SEDE DELLA PROTEZIONE CIVILE

SIETE TUTTI INVITATI A PARTECIPARE

lunedì 5 luglio 2010

ALLERTA: ONDATA DI CALORE

Cosa è un ondata di calore

Le ondate di calore sono condizioni meteorologiche estreme che si verificano durante la stagione estiva, caratterizzate da temperature elevate, al di sopra dei valori usuali, che possono durare giorni o settimane.

L’Organizzazione Mondiale della Meteorologia - WMO, World Meteorological Organization, non ha formulato una definizione standard di ondata di calore e, in diversi paesi, la definizione si basa sul superamento di valori soglia di temperatura definiti attraverso l'identificazione dei valori più alti osservati nella serie storica dei dati registrati in una specifica area.

Un'ondata di calore è definita in relazione alle condizioni climatiche di una specifica area e non è quindi possibile definire una temperatura-soglia di rischio valida a tutte le latitudini.

Oltre ai valori di temperatura e di umidità relativa, le ondate di calore sono definite dalla loro durata. E' stato infatti dimostrato che periodi prolungati di condizioni metereologiche estreme hanno un impatto sulla salute maggiore rispetto a giorni isolati con le stesse condizioni metereologiche.

I rischi per la salute

Il caldo causa problemi alla salute nel momento in cui altera il sistema di regolazione della temperatura corporea. Normalmente il corpo si raffredda sudando, ma in certe condizioni ambientali questo meccanismo non è sufficiente.
Se, ad esempio, il tasso di umidità è molto alto, il sudore evapora lentamente e quindi il corpo non si raffredda in maniera efficiente e la temperatura corporea può aumentare fino a valori così elevati da danneggiare organi vitali.
La capacità di termoregolazione di una persona è condizionata da fattori come l'età, le condizioni di salute, l'assunzione di farmaci.

I soggetti a rischio

  • Le persone anziane o non autosufficienti
  • Le persone che assumono regolarmente farmaci
  • I neonati e i bambini piccoli
  • Chi fa esercizio fisico o svolge un lavoro intenso all'aria aperta

I consigli per difendersi dal caldo

Esposizione - Durante i giorni in cui è previsto un rischio elevato, livello 2 o 3, e per le successive 24 o 36 ore, si consiglia di non uscire nelle ore più calde, dalle 12 alle 18, soprattutto ad anziani, bambini molto piccoli, persone non autosufficienti o convalescenti.

In casa - Per proteggersi dal calore del sole utilizzare tende o persiane e mantenere il climatizzatore a 25-27 gradi. Se si usa un ventilatore non indirizzarlo direttamente sul proprio corpo.

Alimentazione - È importante bere e mangiare molta frutta ed evitare bevande alcoliche e caffeina. Si raccomanda di consumare pasti leggeri.

Abbigliamento Si consiglia di indossare abiti e cappelli leggeri e di colore chiaro all’aperto evitando le fibre sintetiche. Se si ha una persona in casa malata fare attenzione che non sia troppo coperta.

Dott. Luca Tamburini

(Fonte : protezione civile nazionale)




giovedì 25 marzo 2010

Abbiamo bisogno di voi, ma voi di noi

Il Gruppo Comunale di Volontariato di Protezione Civile di Gradara sta lavorando sommessamente ma intensamente per costruire una efficiente organizzazione che deve fare del suo meglio per portare aiuto alla gente nella sconsiderata ipotesi che accada un evento calamitoso. Lavora in silenzio perché non vuole e non deve stupire nessuno.

Il compito istituzionale gli impone di diventare dei professionisti della solidarietà ricorrendo ad una buona dose di umiltà, scalzando l’idea di ottenere le prime pagine per avere della notorietà.

Il Gruppo è nato da pochi mesi ma di strada ne ha già fatta. Non ha ancora avuto modo di partecipare ad informative o formazioni da parte della Provincia o Regione ma sta cercando di migliorarsi, di far crescere il numero degli aderenti e di far capire alla popolazione della sua validità con proprie iniziative o partecipando a iniziative organizzate da altri.

Il Gruppo è formato da volontari ai quali non è chiesta alcuna imposizione di impegno, di tempo e di capacità. “Chi può da di più chi non può da ciò che può”.

Ma le difficoltà che si incontrano per far recepire alla gente che è necessario avere un organico numeroso, sono molte. Tutti dovrebbero aderire semplicemente perché al bisogno si desidera ardentemente l’aiuto e la generosità di qualcuno. Fa parte del senso civico di un popolo e nessuno si dovrebbe tirare indietro. Ma ahinoi non è così semplice convincere la gente.

C’è della ritrosia, del tedio, dello scetticismo e dell’indifferenza. A volte sembra di essere sopraffatti dal senso di impotenza. Eppure il Gruppo non si abbatte, ogni momento, ogni discorso, ogni avvenimento è una occasione per informare e invitare ad aderire alla Protezione Civile.

Bisognerebbe forse cambiare atteggiamento ed essere più positivi nella speranza che le realtà reali ed i dubbi svaniscano di fronte a nuove prospettive future?

Forse, ma è difficile abbattere quel muro illusorio, costruito con della carta velina, quando si ascoltano i refrain della gente che si nasconde dietro a impegni un po’ vaghi, o familiari, o di lavoro. E’ vero, esistono realmente questi impegni giornalieri in tutte le famiglie ma è anche vero che “volendo” tutto si può superare.

Purtroppo si deve constatare che c’è della ritrosia che spinge a chiudersi in “non ho il tempo” oppure “è un impegno troppo gravoso”. Parole vaghe che indicano la volontà di non voler conoscere la realtà vera.

E’ come se pervadesse quella strana paura che fa credere che, aderire al Gruppo di Protezione Civile, significa essere impegnati costantemente. Non è un lavoro, è un volontariato e come tale è dettato dalla solidarietà e dalla volontà di dare un pizzico di se stessi.



Già, il tempo! Ma questa è una bugia. Ormai tutti sanno che ognuno, come volontario, ne dedica quanto e quello che vuole, senza nessun “timbro di cartellino”.

Può capitare a tutti di aver necessità ed urgenza di aiuto nel momento del bisogno ma in egual misura bisogna capire che anche gli altri possono avere la stessa necessità.

Noi diciamo che ci si sente liberi non solo quando facciamo ciò che più ci pare e piace ma “anche e soprattutto” quando accettiamo di portare della solidarietà agli altri così come noi la “pretendiamo” dagli altri.

Bisognerebbe che ognuno si togliesse quella chiusura mentale che deriva da calcoli egoistici, da suggestioni infantili e narcisistiche, da paure immaginarie e dall’artefazione della situazione. Non è giusto non capire la necessità di questa organizzazione.

O forse è giusto nascondendosi dietro a quel muro illusorio fatto di carta velina dove c’è scritto io non avrò mai bisogno, gli altri si arrangiano?

La realtà, grida chi già appartiene al Gruppo di Protezione Civile di Gradara, è purtroppo diversa!

Il Coordinatore

Gian Franco Traina

Gradara, li 22 marzo 2010

domenica 14 marzo 2010

Mercoledì 17 marzo 2010 ore 21,00 presso il teatro comunale, presentazione alla cittadinanza del Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile.

giovedì 4 febbraio 2010

Siamo normali

In un recentissimo editoriale il Dott. Guido Bertolaso, Capo Dipartimento della Protezione Civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri – ha detto di non amare molto l’abruzzese di Pescara Gabriele Dannunzio. Di lui ha anche detto: “E’ stato un esibizionista che ha sempre vissuto con il piede sull’acceleratore dell’eccessivo. Il suo lascito è fatto di un insieme di estremi dei miti creati e distrutti in pochissimo tempo. Noi della Protezione Civile siamo esattamente all’opposto, siamo dei normali. Vorremmo arrivare si, prima delle catastrofi magari prevedendole ma sicuramente siamo sempre sul posto subito dopo l’accadimento, senza perdite di tempo, senza competizione, lavorando in silenzio e spesso con forze superiori alle nostre possibilità fisiche.”
Il Gruppo Comunale di Volontariato della Protezione Civile di Gradara, che è ancora in fase di formazione, considera molto interessante questo concetto di base, lo recepisce nella sua interezza e cerca di farlo suo per inserirlo nel modo di essere e di fare. Si vorrebbero emulare le gesta del diretto superiore, operazione quasi impossibile, ritenendo comunque di appartenere anche noi alla categoria dei “normali”. Ma ciò non vuol dire essere dei semplici anzi è una spinta ad arrivare ad essere dei professionisti carichi di esperienza da mettere a frutto a favore di chi, per cause calamitose, è nel bisogno. Non vogliamo stupire nessuno, vorremmo fare solo del nostro meglio sicuramente senza soffrire della mancanza di notorietà.
Vogliamo fare e non saremo mai d’accordo con coloro che di fronte al bisogno si chiudono nel loro guscio riuscendo a dormire sogni tranquilli. Al contrario desideriamo e vogliamo essere svegli e vigili per quanto nelle nostre capacità. Lavoreremo sempre in sinergia tra di noi facendo molta attenzione a non interferire con le altre strutture istituzionali tentando altresì di collaborare con loro.
Per il prossimo futuro il nostro intento è aumentare l’interesse di molti giovani verso il Gruppo di Protezione Civile di Gradara nella speranza che si sentano attratti da questa forma di solidarietà che non ha audience e dove si riesce a vivere anche se si è sopraffatti dall’astinenza della notorietà.
Vorremmo poter applicare tanta cura e tanta attenzione su un impegno sociale che potrebbe essere, in caso di necessità, utile per tutti e sicuramente anche a noi stessi.
Lungi da noi lavorare per creare degli eventi da “prima serata” a noi basta essere di supporto ed aiuto a quella cittadinanza che dovesse trovarsi in difficoltà ed aver bisogno di noi, a causa di eventi sismici, idrologici o di qualunque altra causa calamitosa da parte della natura e dell’uomo.
Il Direttore del Dipartimento regionale per le Politiche Integrate di sicurezza per la Protezione Civile, Roberto Oreficini ha recentemente dichiarato che “La Protezione Civile Regionale delle Marche ha lavorato molto intensamente per consolidare il sistema Marche. Le varie emergenze a cui è stata interessata a partecipare sono servite ad affinare l’organizzazione ma nel contempo ha fatto eco la risposta massiccia del sistema di volontariato. Un sistema che nello scorso anno è cresciuto fino a 7.000 aderenti formati.”
Prendiamo atto del buon lavoro regionale e siamo lieti di poter far parte di questa grande organizzazione riconosciuta come la migliore d’Italia. E’ un orgoglio sapere di essere annoverati nel grande numero della Protezione Civile delle Marche ma siamo ancora molto giovani ed in fase di formazione.
Il sottoscritto, come Coordinatore, è pienamente convinto che il Gruppo di Protezione Civile di Gradara molto presto sarà all’altezza della fama di questo grosso esercito di addetti all’emergenza. E’ nei nostri intenti emulare le qualità della Regione così egregiamente espresse dal Dott. Oreficini.

Il Coordinatore
Gian Franco Traina